Attore italiano. Dopo aver esordito ne La scoperta (1969) di E. Piccon e recitato in un paio di film di R. Guerrieri (Il divorzio, 1970, e il poliziesco La polizia è al servizio del cittadino?, 1973, qui nel ruolo di un figlio contestatore e militante di Lotta continua), nei primi anni ’70 si trova a incarnare l’adolescente sessualmente imberbe per antonomasia del cinema italiano, alle prese con una prima volta intinta nel dolce veleno del proibito, mercé l’elegante commedia erotica di ambientazione siciliana Malizia (1973) di S. Samperi, dove a svezzarlo è una sfolgorante L. Antonelli, servetta concupita da tutti i maschi di casa. Il successo è tale che, a breve, regista e attori si rimettono all’opera con Peccato veniale (1974), quasi una fotocopia dei temi e delle dinamiche del precedente, con la Versilia quale nuovo teatro delle prime esperienze di M. Il mite e ingenuo soldatino accompagnatore di un mercuriale e cinico ufficiale cieco (V. Gassman) in un viaggio via via più umbratile in Profumo di donna (1974) per la regia di D. Risi è l’occasione di misurarsi con un personaggio più complesso e di indirizzare la sua carriera verso un’evoluzione, stroncata prematuramente a soli 21 anni da un incidente mortale in motocicletta.